Diagnosi

Diagnosi strumentale

Il chirurgo vascolare si avvale di diverse metodiche diagnostiche per studiare i vasi sanguigni, più o meno invasive.

ECOCOLOR-DOPPLER

È una indagine ecografica non invasiva che permette la visualizzazione dei principali vasi sanguigni (sia arteriosi che venosi), di studiarne il flusso ematico e quindi di individuare e valutare l’entità di eventuali alterazioni, anomalie, lesioni, stenosi. Risulta quindi utilissimo per la diagnosi di placche aterosclerotiche che provocano stenosi a livello arterioso e per la diagnosi di trombosi che possono occludere i vasi sanguigni. L’esame non è doloroso o fastidioso e non presenta alcun tipo di controindicazione né necessita di particolari preparazioni.


ANGIO-TC

È una indagine di secondo livello che permette di studiare la circolazione sanguigna, in maniera più precisa e sensibile rispetto all’ecografia. Prevede l’iniezione di un mezzo di contrasto a base di iodio, che consente di evidenziare al meglio arterie, vene e linfonodi e di differenziarli dagli altri tessuti. Può essere sfruttata prima di un intervento chirurgico (per una valutazione preventiva e la pianificazione dell’intervento), durante l’intervento stesso (per guidare il chirurgo nella riparazione dei vasi sanguigni) e dopo l’intervento (per valutare l’esito della procedura applicata). Il protocollo prevede una preparazione preventiva: il paziente deve fare le analisi del sangue per verificare la funzionalità renale e il giorno dell’esame deve presentarsi a digiuno completo da almeno 6 ore.


ANGIOGRAFIA

È una metodica invasiva che, oltre allo studio dei vasi sanguigni, permette nel contempo di effettuare procedure chirurgiche di correzione, come ad esempio arrestare emorragie o rivascolarizzare un’arteria stenotica. L’angiografia interventistica è un’affascinante branca in continua evoluzione e necessita di personale altamente specializzato.


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